Didascalia
4841 Il 22 giugno 1946 entra in vigore il “Decreto presidenziale di amnistia e indulto per reati comuni, politici e militari” avvenuti durante il periodo dell’occupazione nazifascista. L’amnistia comprende il condono della pena per reati comuni e politici condannati a un massimo di 5 anni. Nelle intenzioni del legislatore, dunque, reati gravi e gravissimi non sono inclusi nel provvedimento. Scopo del decreto è quello di giungere quanto prima a una pacificazione nazionale, per evitare che l’epurazione rallenti ulteriormente la ricostruzione materiale del paese.