Didascalia
L’avanguardista Piero Caldirola, della classe terza del Liceo Paolo Giovio, venne selezionato per partecipare alla Sesta Crociera dell’Opera Nazionale Balilla in Ungheria. Il viaggio iniziò il 20 luglio del 1932 e si concluse il 3 agosto dello stesso anno. Il diario ripercorre tutte le tappe del viaggio e tutte le attività svolte nel corso della permanenza in Ungheria. Il resoconto è molto dettagliato e lo stile rispecchia l’ampollosità della retorica di regime. Più volte viene evidenziato il sentimento di fratellanza con la popolazione ungherese, determinato dalla vicinanza tra il governo fascista italiano e l’analogo regime dell’Ammiraglio Horthy. Tutta l’organizzazione del viaggio è caratterizzata da un’evidente impronta militare e ogni iniziativa è accompagnata da celebrazioni e manifestazioni di giubilo da parte della popolazione locale. Si evidenzia la presenza costante dei “leventi”, giovani ungheresi appartenenti ad un’organizzazione paramilitare analoga a quella italiana. Gli avanguardisti trascorrono i primi giorni sul lago Balaton e poi si recano nella capitale Budapest, dove visitano i principali palazzi e monumenti, partecipano ad una gita in piroscafo sul Danubio e assistono ad uno spettacolo teatrale al “Royal Orfeum”. Il 31 luglio incontrano il Reggente Horthy nella sua residenza estiva, nel corso della cerimonia a tutti i partecipanti della Crociera viene data una medaglia ricordo di bronzo. Durante l’ultimo giorno di permanenza a Budapest gli avanguardisti hanno la possibilità di visitare il Museo dell’Agricoltura, il Giardino zoologico e il Luna Park della capitale. Il 2 agosto inizia il viaggio di ritorno che si conclude la sera del giorno seguente.